La nostra azienda nasce, agli inizi degli anni sessanta, ad opera di Gian Carlo Nano. Era un periodo difficile: il periodo del miracolo economico, iniziato nel dopoguerra grazie al piano Marshall ed alle politiche economiche internazionali, era terminato formalmente con la dichiarazione di Nixon della fine della parità aurea del dollaro. Il mondo, l’Italia era in crisi: i disordini sociali, la crisi petrolifera l’emergere del debito del terzo mondo.
Proprio in questo periodo persone cresciute professionalmente nel dopoguerra all’interno delle fabbriche nate con il boom economico hanno avuto il coraggio, la capacità di visione ed il necessario spirito imprenditoriale per sviluppare attività industriali di sostegno alle grandi industrie.
In questo periodo si è formato il tessuto di micro e piccole aziende che, ancora oggi, caratterizzano il panorama produttivo italiano.
Erano giorni in cui la distinzione tra datore di lavoro, imprenditore, lavoratore e manager era difficile da definire dove gli apprendisti lavoravano senza compensi per imparare un mestiere, dove la soddisfazione perveniva dal proprio lavoro e non da ciò che con i soldi guadagnati riuscivi ad acquistare.
Era il periodo dove in un garage, fino a notte fonda, si continuava a lavorare per portare il prodotto finito, la mattina seguente, al cliente.
Un periodo nel quale non era ancora sviluppata una cultura dell’imprenditorialità, l’attenzione alla sicurezza, la sensibilità ambientale ma nasceva, con forza, con passione, la voglia di fare, di costruire; di iniziare un percorso che avrebbe portato al futuro.
La storia della Co-Fer, in questo scenario, prende una strada non comune. Alla morte improvvisa del fondatore, la moglie, Franca Casalone, prende le redini dell’impresa e continua l’attività con un’impostazione al femminile inventandosi imprenditrice in un mondo che solo dopo decenni, ed ancora oggi con difficoltà, è pronto ad accettare una donna che si impegni nella gestione della produzione industriale.
La Co-Fer, che era ancora una società di persone, crebbe e diventò s.r.l. ma sempre con un lato femminile originale ed inconsueto: apparentemente non arricchendola della rampante imprenditorialità maschile ma di attenzioni ad aspetti differenti: primi tra le piccole industrie ad adottare un impianto di depurazione per i reflui di produzione a dimostrazione di un’attenzione all’ambiente che anticipava nettamente i tempi; una gestione famigliare del personale che mai veniva visto come un numero ma sempre come persona portando l’azienda sempre avanti rispetto alle normative sulla tutela del lavoro; lo sviluppo di un ambente lavorativo umanizzato anche a scapito di non spingere la produzione e la produttività; un’attenzione alla clientela particolare.
Oggi continuiamo la nostra attività con l’attenzione per il cliente, per il lavoratore, per l’ambiente, per la società ereditata dalla nostra storia e portata nel terzo millennio con un necessario interesse verso la tecnologia e l’innovazione.